Alla presenza del console russo di stanza a Milano Alexander Grachev, dell’Assessore allo Sport del Comune di Milano Chiara Bisconti, del Presidente della Federghiaccio italiana Giancarlo Bolognini e soprattutto del Presidente della Kontinental Hockey League Alexander Medvedev, il numero uno dell’Hockey Club Milano Rossoblu Ico Migliore, ha illustrato nel corso dell’odierno pomeriggio il progetto di partnership tra la KHL ed il sodalizio milanese.
Di fronte ad un centinaio di invitati, tra giornalisti radiotelevisi, della carta stampata ed addetti ai lavori, presso la storica sede dei Frigoriferi Milanesi, è stato illustrato il progetto economico-sportivo ma anche di natura geopolitica visto il coinvolgimento di realtà italiane e russe, che vedrà a livello di hockey ghiaccio giocato la sponsorizzazione della KHL con il proprio marchio sulle maglie del Milano in “A2” nella stagione 2011-2012 ed il provabilissimo ingresso dello stesso club rossoblu nel campionato KHL edizione 2012-2013.
Una Milano rossoblu dell’hockey su ghiaccio che quindi nel giro di due anni punta da una parte al ritorno nella Serie “A1” italiana con una nazionale di scena all’Agorà e dall’altra al ritorno nel panorama internazionale con una formazione professionistica di scena al Forum.
Un progetto che vedrà verosimilmente lo sdoppiamento e la nascita di due squadre sotto un’unica bandiera, una nazionale ed una internazionale, con quest’ultima caratterizzata dalla disputa della KHL con inserimento nella Bobron Division (Eastern Conference, quella che per intenderci comprende la CSKA Mosca, l’UHC Dinamo, lo Spartak Mosca, la Dinamo Riga e lo SKA San Pietroburgo, ndr) a fronte di un importantissimo budget vicino ai 10 milioni di €uro coperto in gran parte da uno main sponsor che non dovrebbe discostarsi da una multinazionale similare ad una “Gazprom”, per fare un esempio molto simile e veritiero.
Un Hockey Club Milano Rossoblu che punta quindi al ruolo di traino per il rilancio dell’hockey italiano, sia a livello nazionale che internazionale, in accordo ai regolamenti che li saranno imposti dalla Federghiaccio, facendo si che la città di Milano possa coinvolgere tutti i settori giovanili cittadini e della Lombardia intera e perché no anche di quei giocatori italiani cresciuti nelle valli che siano in grado di giocare ad altissimi livello e facendo si che l’hockey su ghiaccio diventi per loro a tutti gli effetti una professione.
In quest’ottica vanno quindi intesi gli accordi con le scuole di Milano, con i settori giovanili cittadini e dell’hinterland e con le società hockeystiche di Varese (prossimo farm-team in Serie “C” under 26) e Como (possibile riorganizzazione di una squadra comune in under 20 o 17) e con la possibilità di offrire spazio e guide tecniche in quel di Milano alla Nazionale Italiana Under 20.
Un progetto di lunga durata che riporti una volta per tutte Milano al centro dell’hockey italiano, quale motore per una ripartenza anche al di fuori dei confini nazionali, grazie all’ingresso nello staff tecnico rossoblu di personaggi già conoscitori dell’hockey russo come Ivano Zanatta, ex coach dello Ska di San Pietroburgo.
Infine ricordiamo e segnaliamo che l’ingresso del Milano in KHL, fa parte di un progetto di espansione europeo del campionato professionistico russo che in aggiunta alle proprie 20 squadre nazionali ha già inserito 3 formazioni estere (i lettoni della Dinamo Riga, i bielorussi della Dinamo Minsk ed i kazaki del Barys Astana) e prevede oltre all’ingresso di altre squadre russe come l’HC Sochi e dell’HC Vladivosto, quello della formazione ceca del Lev Poprad, dei finlandesi dell’Espoo Blues, degli ucraini del Sokol Kiev ed appunto dello stesso Milano.